top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreMarianna

per un momento il mondo impazzi' (o capi' ogni cosa?)

Aggiornamento: 23 nov 2019



Nei Vangeli, in tutti e quattro, ci viene raccontato un momento molto importante della vita di Gesù. E' un momento che, se collocato nel giusto contesto, ci dice davvero tante cose.

Di che momento stiamo parlando? In Matteo 21 leggiamo:


"1 Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 2 dicendo loro: «Andate nella borgata che è di fronte a voi; troverete un'asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli da me. 3 Se qualcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li manderà». 4 Questo avvenne affinché si adempisse la parola del profeta: 5 «Dite alla figlia di Sion: "Ecco il tuo re viene a te, mansueto e montato sopra un'asina, e un asinello, puledro d'asina"». 6 I discepoli andarono e fecero come Gesù aveva loro ordinato; 7 condussero l'asina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli e Gesù vi si pose a sedere. 8 La maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; altri tagliavano dei rami dagli alberi e li stendevano sulla via. 9 Le folle che precedevano e quelle che seguivano, gridavano: «Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!» "


Eccolo un momento davvero particolare. Ti faccio solo una piccola panoramica di contesto. Ci troviamo nei pressi di Gerusalemme, intorno al 30 d.C.

Israele era dominato dai Romani, che esercitavano il loro controllo su tutta la regione. Gesù portava avanti il suo ministero in quelle terre ormai da tre anni circa, ed era ben conosciuto. Pochi avrebbero potuto aver dubbi su che tipo di persona fosse, chi dicesse di essere, cosa volesse fare. Avevano tentato di farlo re, ma si era opposto. Avevano tentato di ucciderlo, ma nessuno era riuscito a mettergli una sola mano addosso. Tra la folla di persone che assistevano a quello che insegnava e faceva, c'erano sempre coloro che erano convinti e coloro che dubitavano.

Analizziamo alcuni particolari:


1. Chi è questa folla di cui ci parla il passo? Ci vengono in aiuto gli altri Vangeli, in particolare quello di Giovanni che ci dice:

"La folla che era con Lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e lo aveva risuscitato dai morti, ne rendeva testimonianza. Per questo la folla gli andò incontro, perchè avevano udito che egli aveva fatto quel segno miracoloso" (Giovanni 12:17-18)

Le persone che si diedero a questa forma di adorazione (di cui parleremo dopo), erano dunque quelle stesse persone, di quei paesi vicini a Betania, dove Gesù aveva fatto una delle cose più straordinarie del suo ministero: risuscitare Lazzaro. La voce si era sparsa, la morte era stata in qualche modo sconfitta, la vita aveva trionfato, e Gesù Cristo ne era il responsabile. Chi aveva visto e udito questo ora adorava.


2. Cosa fece la folla?

Essi accolsero un re. Alcuni stesero i mantelli sulla via, altri dei rami e delle fronde. Luca ci dice che lodavano Dio dicendo: "Benedetto il Re che viene nel nome del Signore" (Luca 19:38) Le parole della folla richiamano un Salmo, il Salmo 118, un inno di lode al Signore che salva in modo meraviglioso. Essi stavano adorando il Salvatore-Re. E' vero, nessuno della folla probabilmente aveva ben compreso che Gesù fosse venuto per morire. Ma a differenza di altre volte in cui la folla lo spinse a diventare re alla ricerca di un conquistatore militare, questa volta sembra esserci una maggiore concordanza tra il cuore e lo spirito di Gesù e il desiderio della folla. La salvezza era ciò di cui avevano bisogno e il Signore Gesù il salvatore che adoravano.

Allora qualcosa qui stava accadendo. O il mondo stava impazzendo e per un momento uscì di senno adorando un giudeo su un puledro d'asina come Salvatore e Re, o per un momento, brevissimo momento nella storia, il mondo stava andando nella direzione giusta, stava capendo qualcosa di esatto, stava ristabilendo un legame con Dio.


Perchè possiamo parlare di "mondo" e perchè parliamo di "momento" ?

Innanzitutto Giovanni ci riporta la reazione dei farisei, i quali dissero: "Ecco, il mondo gli corre dietro" (Giovanni 12:19). Oh la portata di queste parole! Questo era quello che potevi osservare guardando dal vivo quella scena: un mondo che corre dietro al Re! La sensazione doveva essere proprio questa, di una immensa folla (paesi interi), alla presenza dell'Umile salvatore del mondo.


Per quanto riguarda la durate di tutto ciò, Matteo ci dice che non appena fu entrato in Gerusalemme, alcuni domandarono: "Chi è costui?" ed altri risposero "Il profeta di Nazaret". Cosa ne fu del Re? Cosa ne fu del Salvatore? Cosa ne fu dell'adorazione?

Essa scomparve velocemente e Gesù fu crocifisso pochi giorni dopo, compiendo ciò che era venuto a compiere: la salvezza del mondo.


In conclusione, per un momento il mondo impazzì o rinsavì? Fu accecato o si risvegliò dal suo torpore, riconoscendo in Gesù il Salvatore-Re?

A questa domanda ognuno deve rispondere personalmente. Ma una cosa la Bibbia rivela su Gesù: egli morì, risuscitò, salvando così il mondo, ascese al cielo dal quale pure ritornerà, per regnare con giustizia ed amore sopra coloro che, non per un momento, ma per sempre, avranno creduto in Lui come Salvatore-Re. Per un momento il mondo sfiorò questa verità, noi vogliamo fare di essa il nostro più concreto fondamento.

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
se hai delle domande, scrivici
qui sotto!

La tua domanda è stata inviata!

© 2018 Blog. Proudly created with Wix.com

bottom of page