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La sfida della tentazione

Aggiornamento: 13 ott 2021



Al capitolo 4 del Vangelo di Luca, troviamo il racconto di un episodio davvero unico. Gesù viene condotto nel deserto e tentato dal diavolo (Luca 4:1-13), in uno scontro che vedrà Gesù manifestare tutta la sua superiorità, forza, santità e autorità, attraverso un ricorso preciso e decisivo alla parola di Dio, quale suprema e potentissima arma.

A proposito della tentazione che Gesù dovette affrontare, possiamo imparare almeno 3 cose sulla tentazione e sul diavolo in generale, le quali riguardano rispettivamente:

  • Il contenuto della tentazione

  • Il fine della tentazione

  • Le strategie della tentazione


Il contenuto della tentazione


Luca riporta tre delle tentazioni con cui Satana tentò di colpire Gesù durante quei quaranta giorni nel deserto. Se le leggi attentamente ti accorgerai che tutte riguardano "qualcosa da avere". Nella prima tentazione il "qualcosa da avere" è il sostentamento materiale:

"Se Tu sei il Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane". E' evidente che dopo quaranta giorni nel deserto, come ci dice Luca, Gesù fosse piuttosto affamato. Quello che Satana gli stava proponendo di avere era qualcosa che soddisfacesse questo suo bisogno. In altre parole stava dicendo "Ei Gesù, so che hai bisogno di qualcosa!", "..ascolta il mio consiglio e guadagnati del pane".

Nella seconda tentazione il "qualcosa da avere" è la gloria ed il potere: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni" disse Satana a Gesù. In altre parole stava dicendo "Ei Gesù, io ho qualcosa che posso darti!", "..fai ciò che ti chiedo e sarà tua".

Nella terza tentazione, il "qualcosa da avere" è l'incolumità: "Egli ordinerà ai suoi angeli di proteggerti.." disse il diavolo.

Come vedi, il contenuto di queste tentazioni, sebbene diverso nella forma, è uguale nella sostanza: AVERE QUALCOSA. Penso sia interessante che Satana insista molto sul qualcosa da avere. Nella sua esperienza con gli uomini deve essergli stata evidente una certa propensione all'avere, all'accumulare, all'ottenere, tanto più se questo qualcosa riguarda il sostentamento materiale, il potere, la gloria e la sicurezza personale.


IL FINE DELLA TENTAZIONE


Nelle tre tentazioni che abbiamo visto, appare evidente il fine ultimo del diavolo: la subordinazione. Nel primo caso vuole spingere Gesù a fare qualcosa per dimostrargli di essere il Figlio di Dio. Nel secondo caso la richiesta si fa molto più esplicita perchè dice: "Se dunque tu ti prostri e mi adori, tutto questo sarà tuo". Il diavolo non poteva essere più esplicito nel dichiarare quello che voleva: totale resa e sottomissione. Nella terza tentazione Satana si spinge ancora più in là. Si, perchè non ricerca solo la subordinazione di Gesù, ma si spinge a pretendere anche quella del Padre. Così, se Gesù piega la volontà del Padre alla propria, e Satana piega la volontà di Gesù, allora la volontà del Padre, in ultima analisi, sarà piegata a quella di Satana.

Ecco allora che ogni volta che Satana tenta qualcuno, il suo scopo è quello di farlo inginocchiare ai suoi piedi.


LE STRATEGIE DELLA TENTAZIONE


Infine, dall'atteggiamento di Satana possiamo individuare tre strategie che gli sono proprie. Nella prima tentazione la strategia adottata è quella del dubbio. "Se tu sei il Figlio di Dio, allora dì..". Queste sono le esatte parole utilizzate. Qual è la funzione di quel "se", se non di suscitare un dubbio? Nel capitolo precedente Gesù era stato definito dal Padre quale "diletto Figlio" (Luca 3:22). Ora un'altra voce voleva insinuare la possibilità di qualcosa di diverso. Ecco la strategia: "..Ma è davvero sbagliato? Ma sei sicuro che..? Ma tu sei questo..?", e ogni altra forma di dubbio.

Nella seconda tentazione la strategia adottata è quella della menzogna. Satana si vanta di possedere ogni cosa sulla terra, di possederla a tal punto da poterla dare a Gesù. Ora, per quanto il mondo sia in qualche modo sotto l'influenza del diavolo, ogni cosa appartiene al Signore. Non c'è niente di cui sia debitore, niente che lo renda simile a qualche altro Re. Paolo lo definirà come "L'unico Sovrano, il Re dei Re e il Signore dei Signori" (1 Timoteo 6:15). Quando il diavolo parla c'è sempre menzogna in ciò che dice.

Nell'ultima tentazione la strategia adottata è quella dell'inganno. Il diavolo si fà più fine e cita addirittura la parola di Dio: "Se tu sei il Figlio di Dio, gettati da qui, perchè sta scritto..".

Egli utilizza un brano della Bibbia distorcendolo e attribuendo un significato sbagliato. Eccolo l'inganno che si cela dietro l'utilizzo di un corretto strumento.


In conclusione, il diavolo non è cambiato e le tentazioni assumono ancora oggi gli stessi contenuti, gli stessi fini e le stesse strategie. Considera questi aspetti e conservali nella mente, perchè riconoscerai una tentazione la prossima volta che Satana vorrà farti cadere.

Sai come Gesù affrontò tutto questo? "Sta scritto..". Queste furono le parole che introdussero ogni sua risposta alle tentazioni del diavolo. Riempirsi della parola di Dio, della verità che c'è nella Scrittura, per sapere che in Cristo possediamo ogni cosa (Colossesi 2:9), che Dio è l'unico che merita di essere adorato e che ci innalzerà (1 Pietro 5:8) e che si avvicina a noi senza inganno ma con verità (2 Corinzi 4:1-6).

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