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  • Simone

La Bibbia sul tavolo delle questioni sociali

Aggiornamento: 6 ott 2021



Se anche a voi è capitato di recente di imbattervi in una bandiera dai colori arcobaleno sono quasi sicuro non sia stato per commemorare qualche promessa risalente ai tempi di Noè, raccontata nelle prime pagine della Bibbia. Infatti, ironia delle cose, gli stessi colori in questione sono sventolati con orgoglio nelle strade di molte grandi città, nelle università, su vari loghi aziendali e diffusi sui social per proclamare non solo un sostegno alle idee del movimento LGBTQ+ ma, in maniera più sottile e sofisticata, un messaggio che suona molto come un attacco frontale diretto alla fede Cristiana. Come a dire: è ora di vivere nella realtà di oggi, basta aggrapparsi a idee, concetti e tradizioni vecchie di migliaia di anni. Prendiamo atto che il mondo di oggi funziona diversamente. Un’obiezione ragionevole, che può essere facilmente sollevata per molte altre questioni etiche e morali, ben oltre il tema dei diritti civili sopra citato. Dopotutto, ha veramente senso pensare che un libro scritto più di duemila anni fa abbia ancora qualcosa di valido da dire alla società di oggi?

Piu' che un libro di leggi antiquate


Le prospettive cambiano rapidamente, i valori una volta considerati indiscutibili diventano sempre più labili. La storia intera ci è testimone di come giusto e sbagliato siano concetti relativi e spesso variabili a seconda di dove ci troviamo e quando. La Bibbia rimane attuale perché non ci presenta meri principi o regole morali, definite chissà quanto tempo fa e in quale strana cultura. La Bibbia ci presenta un Dio, immutabile e che non ha bisogno di rivedere le sue idee alla luce del tempo che passa. E questo Dio è anche perfetto, nel suo carattere e nei suoi valori, così che possiamo guardare a Lui per conoscere ciò che è veramente giusto: “Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in eterno, fatti con verità e rettitudine” ‭‭Salmi‬ ‭111:7-8‬ Non solo allora la Bibbia ha qualcosa da dire ancora nel XXI secolo, ma il Dio di cui parla si è dimostrato essere ben più all’avanguardia sul tema dei diritti sociali rispetto a tanti attivisti e rivoluzionari che si sono avvicendati nei secoli. Solo a titolo d’esempio pensate a come: - Dio non discrimina su base razziale: nel promulgare le sue leggi a Mosè, già più di tre millenni or sono, Dio insistette a più riprese sul “quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete alcun torto” Lv 19:33. E' triste constatare quanto ancora oggi questo tema generi tante tensioni e conflitti. Tutt'altro dall'essere un capitolo chiuso, le parole date da Dio a Mosè suonano piu che mai attuali nel nostro mondo odierno. - Dio non discrimina su base sociale: non serve andare lontano per incontrare episodi di raccomandazioni, riguardi personali o vere e proprie ingiustizie perpetrate solo in funzione della classe sociale delle persone coinvolte. Quando Dio stabiliva le basi dei diritti civili affermava “non avrai riguardo alla persona del povero, né tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.” Lv ‬19:15‬ - Dio non discrimina in base al genere: Non si può fare a meno di notare come Dio tenda a rimarcare la medesima dignità che entrambi, uomo e donna, hanno nei suoi confronti in quanto essere umani. In un contesto in cui le donne rimanevano al di fuori degli ambiti che contano, Dio invece sceglie di proposito di affidare loro le rivelazioni fondamentali e uniche del Vangelo. Maria riceve in prima persona, senza alcun altro uomo testimone, la rivelazione della nascita di Cristo. Sono ancora delle donne che per prime trovano la Sua tomba vuota e testimoniano del miracolo più eclatante della storia. Dio corona la femminilità come prima depositaria dei più importanti avvenimenti della cristianità. Un riconoscimento che nemmeno anni di manifestazioni e lotte femministe sono riusciti a raggiungere in maniera tanto netta. Quante lotte si sono consumate e quante ancora se ne combattono per valori come quelli appena menzionati.

E quanto il mondo avrebbe beneficiato se le nostre culture nazionali fossero davvero improntate sul carattere di Dio, piuttosto che sulle ideologie umane o tradizioni culturali.

La Bibbia si, offre un modello ancora attuale e valido di fronte ai temi caldi della nostra società. In Dio abbiamo più che un legislatore morale, abbiamo un Padre che vuole prendersi cura delle ferite di questa umanità e offre se stesso come modello supremo a cui possiamo attingere ogni qual volta cerchiamo identità, verità, equità e giustizia.

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