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  • Elena

Combattere la paura

Aggiornamento: 6 ott 2021

Come posso affrontare e sconfiggere le mie paure?

In qualità di futura psicologa mi è stata spesso rivolta questa domanda.

Paura.

Paura di fallire, di non essere abbastanza, di restare soli, di non essere amati, di non essere accettati, di perdere qualcuno, del futuro, della morte, della malattia.

Prima o poi, ognuno di noi deve fare i conti con questa sgradevole compagna. Essa può manifestarsi come la classica ansietta che precede ogni esame ma anche come un macigno sul petto o nello stomaco che non ti fa dormire e che ti da la percezione di perdere quasi il respiro.


Come si combatte la paura?

come affrontarla da una prospettiva biblica?


Avere paura è indice di una mancanza di fede?

No, o meglio, non necessariamente.

La prima cosa che devi sapere è che avere paura è normale.

La Bibbia contiene diversi esempi di grandi uomini di fede che ebbero paura. Mosè quando venne chiamato da Dio ebbe paura di non essere all'altezza del compito affidatogli (Esodo 4); Davide molte volte scrive nei Salmi di essere terrorizzato dai suoi nemici che tentavano continuamente di ucciderlo (vedi ad esempio i Salmi 55 e 56); lo stesso Gesù ha provato lo spavento e l'angoscia nel giardino del Getsemani prima di essere arrestato (Marco 14:33). La paura fa parte della natura umana ed essere cristiani non significa non provare mai paura. Nella Parola, infatti, non troviamo mai scritto "Convertitevi e non avrete mai più paura" ma leggiamo "Nel giorno della paura, io confido in te" (Salmo 56:3).


La seconda cosa che devi sapere, però, è che la paura può anche nascere ed essere alimentata dall'incredulità e dalla mancanza di fede. Qual è dunque il confine tra la paura normale e quella disfunzionale anche da un punto di vista cristiano? Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto la psicologia. La paura normale viene descritta come quella reazione di allarme di fronte a una possibile minaccia percepita che è funzionale all'attivazione delle risorse necessarie per fronteggiarla. Quella disfunzionale, invece, consiste in una reazione sproporzionata e più duratura che ti paralizza impedendoti di raggiungere i tuoi obiettivi, che compromette la vita quotidiana e il benessere e che col tempo va anche ad alterare il sistema di allarme nel cervello.

Entrambe prendono avvio dal pensiero che qualcosa di negativo stia per accadere o che accadrà in futuro e che può essere legato a un'iniziale mancanza di fede. Dio non rimprovera questo tipo di pensiero in quanto sa che l'uomo è imperfetto ed è per questo che nella Parola troviamo molti passi che incoraggiano a non temere (Isaia 41:10; Matteo 10:31; Giosuè 1).

La differenza sostanziale tra le due, che è anche il punto principale su cui Dio pone l'attenzione, è il modo in cui reagiamo di fronte alla paura.

Di fronte ad essa cerchi Dio gettando su di Lui ogni tua preoccupazione perché egli ha cura di te (1 Pietro 5:7) o ti fai trascinare talmente tanto da questa paura che perdi di vista le caratteristiche di Dio e ti blocchi dal compiere ciò che Lui ti chiama a fare?


A questo punto sorge un'altra domanda che spesso accompagna la prima con cui ho iniziato:

Come faccio a trasformare la paura da disfunzionale a normale?

Molto spesso, soprattutto se questa paura è un peso che ci portiamo dietro da molto tempo, nonostante conosciamo le caratteristiche di Dio (come la sua fedeltà e la sua onnipotenza), è difficile gestirla e ne veniamo sopraffatti.

Come la combattiamo? Come possiamo trasformarla in normale paura?


tre strategie per combattere la paura


1.Riconosci

La prima cosa da fare per affrontare la paura è riconoscere ed accettare di avere dei limiti, di non poter controllare gli eventi. Spesso abbiamo questa idea, alimentata anche dalla cultura di oggi, di essere onnipotenti e pretendiamo che le cose debbano necessariamente andare come desideriamo. Ricordati che sei un essere umano e come tale sei limitato. Preoccuparti non cambierà la situazione né tantomeno impedirà che accada qualcosa di brutto.

"E chi di voi può, con la propria ansietà, aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita?" (Matteo 6:27)

2. rinnova la tua mente

Dato che la paura nasce da un pensiero, rinnova la tua mente sostituendo le tue paure con le verità di Dio.

Preparati in anticipo per la battaglia con l'arma più potente che hai: la Bibbia. Essa è piena di passi che spiegano le qualità immutabili di Dio che spesso tendiamo a dimenticare proprio nel momento in cui ne abbiamo bisogno. Leggi, leggi, leggi e ripeti a te stesso ciò che essa dice sulla sua onnipotenza, il suo controllo, il suo amore, la sua giustizia, la sua cura, e la sua protezione (leggi ad esempio Isaia 43!).

Attenzione! Non si tratta di "sentirle" ma di prenderle per quello che sono ovvero verità assolute che non dipendono dai nostri sentimenti mutabili.


3. Agisci

Non farti paralizzare dalle tue paure, non stare fermo ad aspettare che le cose cambino ma agisci.

La storia del popolo di Israele, dei discepoli e di altri personaggi della Bibbia ci insegnano che Egli non ha bisogno delle nostre doti, della nostra saggezza o della nostra forza per compiere il suo piano ma vuole che andiamo nel mezzo della battaglia per fede, sapendo che Lui sa operare al di là di quello che domandiamo o pensiamo (Efe 3:20)! Prendi la poca fede che hai, portala a Dio e scendi in campo con tutti i tuoi limiti e le tue debolezze; sarà il Signore stesso a fare il resto!

Osa fare ciò che temi di più, la maggior parte delle volte ti renderai conto che non è così terribile come pensavi e sarà proprio quello il momento in cui vedrai la mano di Dio agire in modo potente nella tua vita.


 

Non sei solo in questa battaglia contro te stesso e la tua mente! Il Signore vuole combattere per te e con te. Parla con Lui, aprigli il tuo cuore sinceramente ed Egli non tarderà a prendersi cura di te!

"Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù" (Filippesi 4:6-7)


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