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  • Immagine del redattoreMarianna

2023: Originalita' = Separazione

Aggiornamento: 5 gen 2023


Ho scoperto di recente, eppure ci si poteva arrivare benissimo, che la parola originalità significa "riguardante l'origine". Mi è sempre sembrata una parola proiettata in avanti, che avesse a che vedere con qualcosa di nuovo, mai visto prima, qualcosa di "progressista" e innovativo in qualche modo. Eppure invece, l'originalità ha a che fare con le cose più antiche, quelle esistenti nei recessi della memoria storica e sociale dell'umanità.

Essere progressista, innovativo, più che mai al nostro tempo, significherebbe ri-ancorarsi all'origine, ri-tornare all'inizio.


All'inizio di questo nuovo anno, e con il proposito di vivere un anno originale, vorrei tornare allora all'origine: La Genesi. Nella Bibbia è questo libro a dare inizio a tutte le cose.

Nei primi tre capitoli della Genesi infatti, l'autore narra gli eventi creazionali, costitutivi e determinanti del mondo in cui ancora oggi viviamo.


Vorrei farti notare che all'intero di questa narrazione, di questo resoconto, c'è un principio d'origine definito, di cui forse non ci accorgiamo immediatamente ma che in realtà è lampante.


IL PRINCIPIO DELLA SEPARAZIONE

Leggendo i primi capitoli della Genesi, ti accorgi che ogni atto creativo di Dio, è alimentato e prodotto sulla base del principio della separazione. E' come se, per esistere, quel qualcosa debba separarsi, distinguersi, individuarsi rispetto a qualcos'altro.

Ti faccio vedere:

Nel primo giorno Dio creò la luce: "Dio separò la luce dalle tenebre".

Nel secondo giorno Dio creò il cielo: "Dio separò le acque al di sopra del cielo da quelle sotto il cielo".

Nel terzo giorno, Dio creò la terra asciutta: "Dio raccolse in unico luogo le acque sotto il cielo, e chiamò l'asciutto terra, e chiamò le acque mari". Nello stesso giorno creò la vegetazione e la divise per specie.

Nel quarto giorno, Dio creò i luminari, il sole, la luce e le stelle: "Per separare il giorno dalla notte".

Nel quinto giorno, Dio creò gli animali dei mari e gli uccelli del cielo, e li divise secondo la loro specie.

Nel sesto giorno Dio creò gli animali della terra, secondo la loro specie. E creò pure l'umanità, dividendola in maschio e femmina. Ci dice anche che l'uomo e la donna, nell'istituzione del matrimonio, avrebbero dovuto lasciare il padre e la madre.

Nel settimo giorno ci viene detto che Dio "santificò" il giorno del riposo, che letteralmente significa "separarlo" da tutto il resto.


Sei riuscito a vedere il principio della separazione? Qualcosa esiste, in un rapporto di distinzione e separazione da qualcos'altro.

Viviamo nell'epoca in cui tutto può e dovrebbe essere tutto. Nessuna distinzione, nessuna separazione, nessuna limitazione all'identità di ogni cosa.

E così crescono i disturbi di coloro che "invertono" il dì con la notte, vivendo al buio come se fosse pieno giorno; la società proclama e diffonde l'idea della fluidità di genere, perchè non dovrebbe più esistere una distinzione genetica e sociale tra uomo e donna; le piante sono uguali per valore e tutela agli esseri umani, alle volte gli animali godono di una maggior considerazione, come se nessuna distinzione fosse più plausibile, e così via.


Eppure, se torniamo all'origine, Dio ha creato ogni cosa, separandola da qualcos'altro. Per Dio, che può ogni cosa e da cui ogni cosa prende vita, esistere non significa essere tutto. Per il Dio della Bibbia esistere richiede separazione.

E forse, il tentativo di essere tutto ci riduce al non essere niente.

Quale lucidità nel non separare il giorno dalla notte? Quale libertà nel perdere il valore e la bellezza di una forte e stabile identità di genere? Quale benessere nel pareggiare i vari elementi della creazione?


C'è una verità originale nella Bibbia: Tu sei qualcosa rispetto a qualcos'altro. Se perdi questo contorno, chiamalo se vuoi confine, io preferisco la parola contorno, non sei più come un fiume che scorre forte nel suo letto per sfociare libero nel suo mare, ma sei un bicchiere d'acqua rovesciato e sparso sul tavolo.


La società di oggi ci propone di esistere in tutto. L'uomo vuole tutto! Dio ci propone di esistere in quel qualcosa nel quale ci ha creato. Non perchè voglia privarci di qualche esperienza di libertà, ma perchè, così Egli suggerisce, la vera libertà sta nel vivere pienamente quella cosa "originale" nella quale e per la quale ci ha fatto.

Nel resoconto della Genesi Dio introdurrà poi i principi dell'unione, della comunità, della solidarietà, dell'interdipendenza, per progredire nella vita. Ma quando si tratta di esistere, di "venire alla luce", allora il principio creativo dominante è senza dubbio la separazione.


Vivrai in questo 2023 in modo originale? Nel tutto non ci sei TU.










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