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  • Immagine del redattoreMarianna

2022: cercasi solo belle notizie


“Don’t look up”, il nuovo film di Netflix, è davvero interessante! Senza dare troppi spoiler, l’avvenimento di base, che dà vita a tutto il film, è la scoperta di una gigantesca cometa, una cometa “distruggi pianeti”, diretta verso la Terra. Il secondo avvenimento cruciale è l’assoluta non curanza di tutte le figure al potere, o ai vertici dei canali di informazione, per trasmettere e affrontare l’imminente catastrofe. Negazione, minimizzazione, derisione, tutte reazioni presenti nel film, per lo sconcerto dei due scienziati protagonisti che “hanno visto” la cometa arrivare.

In un mix tra disperazione e umorismo il film si sviluppa su queste due assi.


due considerazioni

Guardare questo film mi ha suscitato due considerazioni. Innanzitutto, mi sono chiesta perché quei capi di stato o quei giornalisti fossero così riluttanti ad accettare o quanto meno prendere sul serio la situazione. Una catastrofe imminente, la distruzione del pianeta, cosa potrebbe esserci di più serio? Beh, più lo guardavo più mi rispondevo che, semplicemente, nessuno vuole sentire notizie catastrofiche, e nessuno soprattutto vuole crederci. Viviamo come se dovessimo vivere per sempre, procediamo nella quotidianità come se nulla di brutto possa essere mai nascosto dietro l’angolo, pronto ad attaccarci. Ogni sentore di “giudizio universale” ci fa immediatamente girare la faccia dall’altra parte, per tornare a godere la vita con spensieratezza e divertimento. Il che non è che sia necessariamente sbagliato. Anzi, i pessimisti o i disperati cronici rendono difficile la sopravvivenza, figuriamoci la vita! Allo stesso tempo però, vivere spensierati quando la catastrofe incombe e ogni dato possibile lo conferma, è da sciocchi, folli, e il film rende questo aspetto molto bene.


In secondo luogo, mentre lo guardavo, mi veniva in mente un episodio narrato nella Bibbia, avvenuto nel regno di Giuda, in Israele, al tempo del re Sedechia (intorno al 600 a.C.). In quel tempo, un po' come nel film di Netflix, il profeta Geremia, un po' come i due scienziati, vide il verificarsi di una catastrofe imminente. Vide l’esercito babilonese marciare contro la città di Gerusalemme, devastare il popolo ed in parte deportarlo, e infine dare alle fiamme la città. Così Geremia si rivolse con vigore ai capi di stato del suo popolo, ma nessuno gli diede ascolto. Nel suo libro leggiamo:

“Né il re, né alcuno dei suoi funzionari, che udirono tutte quelle parole, rimasero spaventati”.

Per chi abbia visto il film, la situazione è incredibilmente la stessa!! Nessuno rimase spaventato!

Nella vicenda biblica, il Signore si interessò infinite volte al popolo, e tramite Geremia ed altri profeti continuamente avvisò dell’imminente catastrofe: “Così parla il Signore: non ingannate voi stessi dicendo: <<Certo, i Caldei se ne andranno da noi>>; perché no, non se ne andranno”.

Quello che il re e i suoi funzionari fecero fu accusare Geremia di dire il falso, lo imprigionarono in una prigione e successivamente lo gettarono in una cisterna, dove non c’era acqua ma solo fango e, ci dice la storia, “Geremia affondava nel fango”. Si liberarono della fonte della notizia, proprio come nel film.

Le motivazioni che spinsero il re e i suoi funzionari a fuggire da questa notizia furono le stesse che mossero i personaggi del film: nessuno vuole sentire notizie riguardanti una catastrofe universale imminente.

Ma le catastrofi alle volte arrivano, ed esserne al corrente permette di fare qualcosa a riguardo.


e noi?

Forse starai pensando che leggere un articolo del genere, in un periodo del genere, non è esattamente il miglior tocca sana per iniziare l’anno.

Ma, voglio dirti, che per ogni catastrofe imminente, il Signore, il Dio della Bibbia, concede una via di salvezza.


1. La catastrofe universale e imminente c’è, ed è il giudizio di Dio sul mondo. I dati intorno a noi, un mondo che è un disastro, una creazione al collasso, un’umanità alla deriva, ci parlano dell’imminente giudizio. Il primo sentore di questo giudizio? La morte. Possiamo forse scapparvi? Possiamo far finta di non vedere? Essa ci dice che le cose stanno andando nel verso sbagliato. Ma Dio, il Giudice, è anche il Salvatore. Egli ha già preso le tue colpe, le mie colpe, che rendono il mondo quello che è, su di sé, e le ha pagate sulla croce, concedendoci una via di salvezza: “Chi crede in Gesù non è giudicato, chi non crede è già giudicato, e l’ira di Dio rimane su di lui”, dice la Bibbia.

Forse pensi di non meritare questa catastrofe, che sarebbe un’ingiustizia, o che c’è davvero poco di credibile. Ti dico quello che ho capito: la giustizia di Dio, che rimettere in ordine un mondo che spesso è uno schifo, che argina e sconfigge il male, che mette al bando lo squallore, è tutto quello che davvero vorremmo se sapessimo quello che può produrre. Ma poiché rifiutiamo la giustizia di Dio, quello che rimane è solo il giudizio.

“Il Signore siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. Giudicherà il mondo con giustizia e i popoli in modo retto. Il Signore sarà un rifugio in tempo di angoscia per quelli che conoscono il suo nome e si fidano di Lui” (Salmo 9)

2. Forse pensi che la catastrofe universale sia lontana da te, come quella della cometa, ma magari c’è un’altra catastrofe, di dimensioni ridotte, come quella della distruzione di una sola città. Beh, grande o piccola che sia, ogni catastrofe può essere affrontata con Dio.

“Il Signore è buono; è un rifugio nel giorno dell’angoscia e conosce quelli che confidano in lui” (Naum 1:7)

C’è qualche catastrofe nella tua vita di oggi? Vai al vero rifugio!


Come reagirai allora? Alzerai lo sguardo o farai finta di non vedere?

“Il mio popolo continua a sviarsi da me; lo si invita a guardare a chi è in alto ma nessuno di essi alza lo sguardo” (Osea 11:7)


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