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Perchè credere all'esistenza di Dio?



Potremmo dividere l’umanità in due categorie: i naturalisti e i soprannaturalisti. I primi ritengono che la materia sia tutto ciò che esiste, in varie forme. Tutta la materia è interconnessa, ma si interconnette in maniera “naturale”, cioè spontanea, involontaria, senza sollecitazione. Questa interconnessione dà origine a quello che vediamo, che sia il cielo, le stelle, la terra, il mare. Non solo, ma genera, aldilà delle cose fisiche, anche quelle che potremmo definire psicologiche, quindi emozioni e sentimenti, e mentali, come i ragionamenti e i pensieri. Quando penso, questo è un effetto degli atomi che nelle mia mente si stanno incontrando/scontrando in maniera naturale e involontaria.

I soprannaturalisti invece, sono quelli che ritengono che, oltre alla materia e al mondo fisico, esista qualcosa di diversa fattura. Così per il soprannaturalista la materia compone le cose fisiche, ma l’anima produce le emozioni e lo spirito genera i ragionamenti e i pensieri. In altre parole, oltre alla natura esiste una Ragione, che potrei chiamare Mente, che genera ciò che non è materiale. Quando penso dunque, il mio pensiero non è il frutto della pressione di un atomo su un altro, ma il risultato della Ragione che è dentro di me, che posso definire mente, o spirito, o “me stesso”, ecc..

Spiegare da dove venga questa cosa così potente ed unica che c’è in me non è così semplice. E’ qualcosa che mi distingue non solo da tutto il resto della creazione, ma anche da ogni altro essere umano. Perché ciò che penso e che sento, sono io e nessun altro. C’è in me qualcosa che non è materiale, un “materiale” di cui sono fatto internamente che non esiste su questo pianeta. Potrei concludere allora che non esiste solo il “materiale” che io vedo, perché so che quello che io vedo di me, cioè il mio corpo, o gli atomi nel mio cervello, non sono “io”, io sono qualcos'altro, io sono altrove. Sono allora forse più soprannaturale che naturale, cioè fatto di qualcosa che va al di là della materia. Ma allo stesso tempo so che sono nato, così come sono nati mia mamma e mio papà, e i miei nonni, e i miei amici, e ogni altra persona. Allora deve esserci qualcosa che mi ha dato origine e questo qualcosa non è la materia, perché uno non può creare qualcosa con ciò che non possiede. La natura avrebbe potuto farmi corpo, muscoli, ossa, ma non emozioni e pensieri.

Chi crede in Dio ritiene che questa capacità, questa fattura, questa ragione, sia allo stesso tempo ciò che mi rende uomo e ciò che mi rende “creatura” di Dio. Chi crede in Dio alla luce di tutta questa realtà osservabile ed oggettiva, ritiene che Dio abbia creato la materia, quindi il cielo, la terra, il mare, gli alberi, ecc.., e che quando abbia creato l’uomo, non solo abbia messo insieme della materia, ma gli abbia donato qualcosa che lo facesse più simile a Lui, un essere umano che ragiona, che pensa, un essere umano con uno spirito, che lo rendesse Unico ed Eterno. Questa è l’eredità che ci viene data da Dio, un’impronta della Sua Essenza, un richiamo alla Sua Esistenza. Perché credere all’esistenza di Dio? Solo guardando me stesso mi rendo conto che deve esserci qualcosa di più, perché sento nella mia capacità di pensare e di provare emozioni il suono e la forza dell’eternità. Ma la cosa più importante è che se i naturalisti vedono il mondo come il frutto di processi irrazionali e casuali, nel mio occhio c’è più ordine, razionalità, scopo, progettazione e disegno che in qualsiasi altra cosa sulla faccia della terra. Il caso è una follia.

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