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Se Dio mi ha creato, Lui è il creatore ed io la creatura. Mi sembra un po’ il rapporto che c’è con i miei genitori e me. Un rapporto si “gerarchico” in qualche modo, ma anche molto segnato dall’amore, dall’onore, dal rispetto, dall’amicizia. So che non è totalmente conforme alla natura umana l’accettazione di una gerarchia, eppure viviamo e funzioniamo grazie ad esse, quando sono funzionali e caratterizzate dall’amore. Così il neonato è sottoposto alle cure della mamma, alle elementari l’alunno all’istruzione della maestra, poi lo studente a quella del professore , il dipendente alle direttive del principale, i figli al rispetto di madre e padre, i cittadini all’autorità del capo dello stato. Abbiamo l’immagine di un Dio che esercita la propria forza ed autorità con lo scopo di ottenere ciò che altrimenti non avrebbe. Ce lo immaginiamo in piedi su un grande monte, con i pugni sui fianchi, che con voce sbraitante e tanto odio negli occhi costringe gli uomini a piegarsi davanti ai suoi piedi e ad adorarlo. E a coloro che non seguono le sue regole egli promette castigo e punizione.
E’ un’idea distorta su Dio che cresce nella nostra mente perché non lo conosciamo. Dio è tante cose, ma non un dittatore. Dio ha tante caratteristiche, ma non l’arroganza o l’odio. Due premesse: tra le caratteristiche di Dio convivono in maniera perfettamente armoniosa caratteristiche come la giustizia, la santità, l’amore, la bontà, la fedeltà, la costanza, ed altro ancora. Seconda premessa, se noi siamo la creatura e lui è il Creatore, e se dovesse chiedere di essere adorato e noi dovessimo rifiutare, C.S. Lewis dice “non potremmo ridurre la gloria di Dio rifiutando di adorarlo più di quanto un pazzo possa spegnere il sole scarabocchiando la parola ‘buio’ sulle pareti di una stanza”.
Allora, questo è il Dio di cui parla la Bibbia:
Egli creò l’uomo e la donna e li pose come Sovrintendenti del mondo, perfetto e bellissimo, dando loro, insieme al mondo, il libretto delle istruzioni, istruzioni che avrebbero concesso loro di far funzionare la terra e la loro vita. E’ quello che fa la Apple quando ci vende l’Iphone con il foglio illustrativo e il libretto delle istruzioni. Chissà perché quello non ci scandalizza. Comunque, l’uomo iniziò a disubbidire, facendo quello che potremmo definire “saltare a piedi uniti sull’Iphone e poi lamentarci con il venditore perché non funziona bene”. Così l’uomo saltellò sul mondo disubbidendo, rovinando se stesso e la creazione. Ma il Dio dittatore intervenì promettendo all’uomo che, nonostante la sua follia, che porta sempre a delle conseguenze, Egli avrebbe provveduto una via di salvezza. Così la Bibbia racconta di come Dio portò avanti la sua promessa di salvezza per mezzo di un popolo, misero, schiavo e debole, che stava adorando altri déi in una terra straniera, che non lo conosceva e lo rifiutava, prendendo questo popolo, portandolo in una terra simile a quella che vi era all’inizio del mondo, e benedicendolo. Ma il popolo si stancò di Dio, e ricominciò a saltellare sull’Iphone. Commisero quanto di peggio ci possa venire in mente, ma il Dio dittatore rimase fedele alla sua promessa. Così, quando il tempo fu pronto, il Dio dittatore decise di intervenire Lui stesso per salvare l’uomo dalla catastrofe che aveva portato nel mondo e in se stesso. Venne non come grande sovrano, arrogante despota o meschino dittatore. Nacque nella più umile regione d’Israele, remota e povera, nacque in una famiglia di artigiani, i poveri tra i poveri e visse trent'anni come un uomo qualunque. Se penso che quando mi chiedono di stare in silenzio cinque minuti mi sento usurpata del mio diritto alla libertà di parola, immaginati Dio che per trent'anni vive una vita totalmente umile e in mezzo ad infinite deprivazioni. Così dopo trent’anni Dio compì il suo progetto di salvezza, ancora una volta non scagliando fulmini e chiedendo all’umanità di inchinarsi a Lui, ma morendo come un criminale, torturato e inchiodato su una croce. Così, quelli che credono in Cristo Gesù quando arrivano davanti a Dio nel cielo sentono una voce che dice: Ho pagato io per loro, non c’è più nessuna condanna per loro. Questo è il Dio dittatore di cui molti parlano senza conoscerlo. Nella storia dell’umanità Dio è intervenuto con giustizia e forza, poiché che ci piaccia o no Lui è Creatore, Legislatore e Giudice. Ma l’amore nei confronti dell’uomo non può e non deve essere dimenticato. Riconoscere questo Dio richiede un atto di umiltà, perché richiede che riconosciamo di aver sbagliato e che Lui ha ragione. Ma è come andare da tuo papà e tua mamma e fare la stessa cosa. Non trovi un muro, trovi un Salvatore che ti ama.
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