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“Venne a lui un lebbroso e, buttandosi in ginocchio, lo pregò dicendo: «Se vuoi, tu puoi purificarmi!» Gesù, impietositosi, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio; sii purificato!». E subito la lebbra sparì da lui, e fu purificato.
(Marco 1:40-42).
Ci sono persone che hanno malattie contagiose da cui stiamo ben alla larga. Ci sono malati incurabili o terminali di fronte ai quali ci sentiamo imbarazzati e non sappiamo cosa dire. Ci sono anziani, disabili o stranieri che scegliamo di evitare. Vengono indirettamente considerati i “sopportati” della società della quale dobbiamo averne pietà.
Gesù aveva preso una decisione: stese la sua mano verso il lebbroso e lo toccò.
Egli ci considera nonostante siamo ripugnanti. Ci guarda nonostante siamo inguardabili.
A Lui non importa cosa siamo, cosa abbiamo fatto, le parole che abbiamo detto.
Non ci giudica, ma ci comprende perché Lui ci ama di un amore immenso e ciò che desidera è poterci guarire offrendoci una nuova vita insieme a Lui.
Ti sei mai sentito solo o escluso?
Ti sei mai sentito nel posto sbagliato all’interno della tua vita?
Sappi che Gesù cura anche le persone che sono “escluse dal giro”, gli emarginati. Ama anche e soprattutto loro.