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L'Emmanuel - DIO CON NOI



Che ci interessi o no, in questo periodo dell’anno tra canzoncine nei negozi e filastrocche di figli o cuginetti,di Gesù e della sua nascita ne abbiamo sentito parlare ripetutamente.

Tra i molti versetti citati uno che viene ripetuto spesso è questo:

«La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi». (Matteo 1:23)

Mi sono fermata a riflettere sul significato di Emmanuele: Dio con noi. Ora voglio che ti fermi anche tu, non so se credi oppure no in Dio, ma voglio che ti fermi un attimo e per una volta non ripeti questo versetto come una cantilena ma ci rifletti su.

Perché se questo è vero, non stai dando valore all’evento più importante di tutta la storia dell’umanità.

C.S Lewis disse:

“Una volta nel nostro mondo una stalla conteneva qualcosa che era più grande di tutto il nostro mondo”

Conteneva l’Eterno, colui che era,è e sarà, che 2000 anni fa decise di camminare su questa terra e di entrare nella storia degli uomini,che è così soggetta al tempo. L’Onnipotente e Onnipresente rinunciò alla sua grandezza entrando in un corpo limitato e debole. Colui che basta a sé stesso, si assoggettò ai bisogni umani e fisiologici, nacque come un bambino e si lasciò accudire. Il Dio Grande che era adorato su nel cielo fin da tutta l’eternità, si è spogliato della Sua gloria e ha preso sembianze di un uomo che non aveva né forma, né bellezza tale da attrarre i nostri sguardi.

Egli che è splendore della gloria (caratteristiche perfette) di Dio, e che sostiene con la sua parola tutte le cose ha camminato affianco a uomini che non sapevano riconoscere chi fosse, e da loro è stato deriso, criticato, tradito.

Nel cristianesimo non è l’uomo che cerca Dio,

ma la cosa straordinaria è vedere chiaramente

come Dio cerca l’uomo.

Mi ha sempre lasciato sbalordita il fatto che Gesù fosse Dio e che, se solo avesse voluto, avrebbe potuto con la Sua autorità far inginocchiare ogni persona davanti a lui, eppure non lo fece. Il Re dei Re era venuto qui su questo mondo senza desiderare di essere servito, ma per servire gli altri.

Gesù aveva un compito essere il Principe di Pace, infatti era l’Unico che poteva mettere in contatto il Dio perfetto e giusto con gli uomini pieni di limiti, di errori e della loro incapacità di vivere una vita secondo lo standard di Dio.

perciò egli doveva diventare simile ai fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote, nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo”, infatti fu l’unico che visse una vita perfetta, e prese su di lui la condanna che spettava agli uomini, affinchè mediante la sua giustizia, la nostra colpa ricadesse su di lui, e noi potessimo avere pace. Colui che aveva nelle sue mani ogni cosa e teneva insieme gli atomi degli uomini che lo crocifisserò, non aprì la bocca quando gli sputarono in faccia, ma soffrì fino alla morte a causa delle nostre trasgressioni.

L’Emmanuel, non aprì la bocca.

Gesù è venuto nel mondo, e molti non hanno dato e non danno valore a ciò che ha fatto, ma la Bibbia dice che a tutti quelli che lo ricevono Egli, ancora oggi, dà il diritto di diventare figli di Dio a quelli però che credono nel Suo nome! La sua Venuta, il suo Sacrificio miravano solo a questo, al vero miracolo: poterci aprire una via per diventare figli di Dio.

Il vero miracolo: Dio in noi.

Il natale è una festa come un’altra, si è vero, si sfrutta per perdersi così tanto in regali, addobbi, grandi pranzi e cene. Si cerca di non pensare in questi giorni a: dolori, sofferenze, vuoti, mancanza di senso in quello che facciamo, noia, apatia, solitudine e si va avanti facendo delle cose solo perché si devono fare in una visuale dove tutto, a volte, è così ripetitivo. Eppure Dio, il Re dell’universo, è sceso su questa terra, perché desiderava entrare in contatto con noi, ha lasciato la sua gloria affinchè potessimo attraverso la fede in Gesù condividere con Lui le sue caratteristiche piene di splendore, sperimentare un amore perfetto, essere suoi figli, poter conoscere le Sue ricchezze. È venuto perché vuole darci una vita migliore di questa, una vita abbondante!

Penso che Gesù, che vive, guardando ancora quest’anno le nostre città illuminate, le nostre case addobbate e conoscendo profondamente tutti i cuori piangerebbe come fece su Gerusalemme per la sua incredulità, dicendoci con tutto l’amore possibile:

“Oh se tu sapessi, almeno oggi, ciò che occorre per la tua pace!”

Ti occorre Lui, lui che è la Verità, la Vita e l’unica Via per conoscere Dio.

Ti occorre solo Lui, ogni giorno.

Non voglio augurarti buon natale, ma con tutto il cuore voglio dirti prova a conoscere questo Dio, che ha davvero cambiato la mia vita e desidera farlo anche con la tua.

Colui che tra i tanti nomi e aggettivi che lo descrivono, ha scelto anche di definirsi e di mostrarsi, spinto da un amore che gli è costato tutto, come L’Emmanuel.


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